Seguire le orme della propria famiglia è un tema nodoso.
Di per sé, nel farlo non vi è nulla di sbagliato, ma quando lo facciamo è davvero una nostra scelta?
E non mi riferisco solo alle grandi questioni come fare il mestiere di nostro padre o diventare mogli come nostra madre, ma anche alle piccole scelte e abitudini quotidiane.
Ciascuno di noi nutre un grande amore per la propria famiglia. Tutti, anche coloro che pensano di non averla più una famiglia...
Nei casi in cui ci siano state situazioni difficili, possiamo pensare di non amarla più, possiamo essere arrabbiati con la nostra famiglia, credere persino di odiarla, ma sono sempre espressioni di un amore che ad un dato momento è rimasto come congestionato, bloccato e fa fatica a fluire.
I nostri genitori sono anch'essi dei figli e come tali hanno avuto dei genitori, i quali anche loro sono stati figli e così via… i destini si muovono di generazione in generazione e toccano tutti i componenti del sistema familiare.
Se per esempio una persona è stata esclusa, il campo familiare cercherà di ricordarla facendo assumere (a qualcuno delle generazioni successive) caratteristiche della persona esclusa.
Tale discendente, quindi, porterà alla luce in toto o in parte modalità e/o atteggiamenti che non le appartengono, ma appartengono a qualcuno venuto prima di lei, qualcuno dimenticato o appunto escluso.
Ecco perché spesso seguiamo orme di qualcuno che magari non abbiamo nemmeno conosciuto o ci carichiamo di destini che ci limitano o facciamo promesse e patti di cui (a livello conscio) non sappiamo nulla.
Altre "orme", invece riguardano il seguire lo stretto legame che abbiamo con i nostri genitori, come ad esempio aspettarci che il nostro compagno sia la fotocopia di nostro padre (idem per gli uomini che si aspettano una moglie esattamente come la loro mamma) oppure inconsciamente ci priviamo di tutto ciò di cui non hanno potuto godere i nostri genitori, oppure scegliamo di patire delle loro stesse difficoltà, o di fallire anche noi là dove loro non ce l’hanno fatta e l'elenco è ben più lungo.
Ma ci dimentichiamo quasi sempre che siamo nati per essere più forti, più amati, più sani, più ricchi, più felici!
Ecco perché trovo molto efficace il lavoro delle costellazioni, perché si vanno a ripristinare degli ordini, delle priorità, si fa spazio per permettere a quell’amore congestionato di poter riprendere il proprio flusso.
Amore di cui beneficerà tutta la famiglia non solo i componenti coinvolti nella rappresentazione, tutti ne godranno proprio perché la famiglia è un sistema, un gruppo, un insieme di singoli, ma pur sempre un insieme: persone che si sono scelte e che si amano, al di là di ciò che è accaduto, al di là di ciò che crediamo abbiamo fatto o non fatto le persone che possono averci ferito.
Posso stare lontano o vicino alla mia famiglia.
Questo non conta molto, conta che ciascuno sia al proprio posto, che non vi siano inversioni di ruoli, che le orme vengano seguite solo quando è una nostra scelta consapevole, così la vita scorre, così ciascun componente porta la propria unicità e vive nella gioia!
Con amore,
Paola
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